L’idea che sta alla base di Terra terra è quella di portare a conoscenza di quante più persone possibile quelli che sono i benefici dell'educazione in natura, attraverso attività sul campo, organizzazione di convegni e seminari, produzione di materiale informativo. Terra terra vuole essere semplice e trasparente, ponendo al centro della progettazione l’utenza a cui rivolge i suoi servizi.
Terra terra sposa un approccio professionale, ricercando la collaborazione di riconosciuti professionisti nell’ambito dell’Outdoor Education e di evidenze scientifiche che siano in grado di sostenere l’importanza dello svolgimento di attività all’aperto per favorire il benessere delle persone.
Nella mission di Terra terra è posta particolare attenzione alla volontà di fare rete. Collaborare con le istituzioni, le organizzazioni, le famiglie e i singoli cittadini è per noi fondamentale al fine di favorire la Promozione Sociale. Particolare attenzione verrà posta nel favorire l’interazione con le Scuole, di ogni ordine e grado, e le Università, con particolare riguardo all’Università della Valle d’Aosta.
Terra terra sposa un approccio professionale, ricercando la collaborazione di riconosciuti professionisti nell’ambito dell’Outdoor Education e di evidenze scientifiche che siano in grado di sostenere l’importanza dello svolgimento di attività all’aperto per favorire il benessere delle persone.
Nella mission di Terra terra è posta particolare attenzione alla volontà di fare rete. Collaborare con le istituzioni, le organizzazioni, le famiglie e i singoli cittadini è per noi fondamentale al fine di favorire la Promozione Sociale. Particolare attenzione verrà posta nel favorire l’interazione con le Scuole, di ogni ordine e grado, e le Università, con particolare riguardo all’Università della Valle d’Aosta.
I PRINCIPI
L’associazione Terra terra si fonda su principi etici quali:
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Per quanto concerne l’educazione dei bimbi, ci teniamo a rammentare quelli che sono i diritti naturali dei bambini e delle bambine, elencati da Gianfranco Zavalloni:
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Nel promuovere le nostre attività ci atteniamo a questi principi, consapevoli del fatto che sempre più bambini conducono una vita sedentaria e consci che la televisione abbia conquistato un posto dominante nella giornata dei ragazzi.
Fonti autorevoli indicano che più di un bambino su tre è obeso, come riportato in occasione dell’Expo 2015 da uno studio promosso da Artoi (Associazione Ricerca e Terapie Oncologiche Integrate) nell’ambito del progetto “Health on the move”, pensato per prevenire l’obesità infantile nelle scuole. Lo studio è stato condotto nelle scuole elementari e medie inferiori del Lazio. In totale sono stati coinvolti più di 2.900 bambini e bambine di età compresa tra i 6 e i 13 anni. I dati raccolti hanno dipinto un quadro anche peggiore rispetto a quanto ci si potesse attendere in base alle ricerche condotte in passato. In particolare, il 29,3% degli studenti delle scuole elementari del Lazio è risultato obeso. Il problema incide ancora di più in età adolescenziale, quando ben il 33,6% degli studenti è obeso, in gran parte ragazze. Ad aggravare ulteriormente la situazione è la nota associazione tra obesità in età pediatrica e obesità in età adulta. Gli adolescenti obesi, infatti, rischiano di trascinarsi i loro problemi di peso anche in età adulta.
Fonti autorevoli indicano che più di un bambino su tre è obeso, come riportato in occasione dell’Expo 2015 da uno studio promosso da Artoi (Associazione Ricerca e Terapie Oncologiche Integrate) nell’ambito del progetto “Health on the move”, pensato per prevenire l’obesità infantile nelle scuole. Lo studio è stato condotto nelle scuole elementari e medie inferiori del Lazio. In totale sono stati coinvolti più di 2.900 bambini e bambine di età compresa tra i 6 e i 13 anni. I dati raccolti hanno dipinto un quadro anche peggiore rispetto a quanto ci si potesse attendere in base alle ricerche condotte in passato. In particolare, il 29,3% degli studenti delle scuole elementari del Lazio è risultato obeso. Il problema incide ancora di più in età adolescenziale, quando ben il 33,6% degli studenti è obeso, in gran parte ragazze. Ad aggravare ulteriormente la situazione è la nota associazione tra obesità in età pediatrica e obesità in età adulta. Gli adolescenti obesi, infatti, rischiano di trascinarsi i loro problemi di peso anche in età adulta.
Se anche tu condividi i principi che stanno alla base di Terraterra